Al lavoro realizzato nelle sale del Musa si aggiunge quello di Corrado Notario che ci ha accompagnato alla scoperta di una serie di best practice in alcuni parchi e aree d’interesse naturalistico/paesaggistico e, in particolare, l’esperienza del Museo Diffuso di Cavallino nata su impulso dell’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con l’Università del Salento. I percorsi allestiti all’interno del Museo mostrano le emergenze archeologiche, messe in luce dagli scavi condotti dal Dipartimento di BB.CC. dell’Università del Salento, sotto la direzione del prof. Francesco D’Andria, il paesaggio rurale e le trasformazioni operate dall’uomo nel territorio nel corso dei secoli. L’ingresso è costituito da una grande costruzione in carpenteria metallica, coperta con una struttura in policarbonato. Salendo sulla sommità di questa piattaforma è possibile visionare l’intero sito. Qui è stato installato un totem multimediale che permette di effettuare una visita guidata virtuale dell’area. Sono state realizzate, inoltre, didascalie in braille per i beni ritrovati nel sito di Cavallino e scelti materiali ecocompatibili.